Era una pura assenza: un vuoto, un nulla, totale.
Non era più uno dei tanti nomi di Dio, come diceva l’iman: era l’unico, l’unico nome possibile, l’unico nome che lo definiva. L’Assente.
La cristianità è in crisi: un violento attentato jihadista, il primo in Italia, ha fatto una strage proprio davanti a San Pietro, e ben presto una notizia altrettanto esplosiva inizia a diffondersi all’interno del Palazzo Apostolico: il Papa sta morendo.
Subito nella Curia si scatena la lotta per la successione. Il candidato dei tradizionalisti è Angelo Vignale, un asceta in odore di santità , che il Papa uscente ha voluto quale suo prelato allo IOR. I progressisti puntano invece su Warren Hamilton, un ex rugbista sudafricano divenuto famoso per aver conciliato moltissimi casi di pedofilia prima che arrivassero in tribunale, facendo così risparmiare alla Chiesa un sacco di soldi.
Entrambi si lanciano a cercare freneticamente il modo per sbarrare al rivale la strada per il soglio pontificio. La strategia di Hamilton consiste nel passare al setaccio i conti dello IOR sperando di trovare irregolarità che il rivale non ha notato, aiutato da Alessio Macchia, giovane prete dalla fede incrollabile, e dal fratello di lui Giovanni, un avvocato specializzato in questioni finanziarie, che invece la fede l’ha completamente persa. Dal canto suo, Vignale sguinzaglia il suo assistente a indagare sul passato di Hamilton, sperando di trovare qualche scheletro nel suo armadio.
Mentre la polizia indaga sull’attentato, le piste si moltiplicano e l’intrigo di potere, soldi, terrorismo e compromessi all’interno del Vaticano si fa sempre più fitto. Ma proprio quando tutte le indagini sembrano essersi arenate, inaspettatamente emerge un filo che le unisce, e che porta alla luce una verità agghiacciante.
Hanno detto de L'Opzione di Dio
“Uno dei romanzi migliori di quest'anno. Ricorda il Dostoevsky dei Fratelli Karamazov e di Povera Gente, o il Victor Hugo de I Miserabili. E anche Dan Brown, ma con una marcia in più.” – Gian Paolo Serino, Il Giornale
“Un meccanismo narrativo da cui diventa rapidamente e inesorabilmente difficile uscire” – Paolo Melissi, Satisfiction
"Un'architettura d'intreccio sontuosa, perfetta nei minimi dettagli, organizzata in un crescendo così urlante che, l'ultima notte, ho dovuto leggere 150 pagine di fila. Non riuscivo a metterlo giù" - Raul Montanari
"Raramente una trama è così ben articolata come in questo romanzo... E' un'opera di notevole profondità letteraria" - Francesco Morra, Thrillernord
"Un page turner dai meccanismi perfetti" - Angelo Cennamo, Telegraph Avenue
"L'Opzione di Dio is destined to become a major commercial movie ... it probably ought to be required reading at the most senior levels of ecclesiastical authority" - John L. Allen, Jr, CruxNow