Per un lungo periodo della mia vita non ho pensato ad altro che a fare l'avvocato. Il lavoro mi assorbiva, mi piaceva, mi gratificava. Poi, a partire dal 2008, qualcosa ha iniziato a scricchiolare. In America era scoppiata la crisi dei subprime. Era un'onda lunga, come uno tsunami, che ci ha messo un po' a percorrere l'oceano; ma quando poi si è abbattuta sull'Europa è stata devastante. Soprattutto per l'Italia, che dell'Europa era uno degli anelli più deboli. I clienti non mi chiedevano più di assisterli per fare acquisizioni, per crescere: l'unica cosa che ora desideravano era di essere protetti dalle banche, di sfuggire alla rovina. Intere generazioni avevano visto sfumare il loro lavoro, i loro risparmi, i loro sogni; per la prima volta i figli si ritrovavano ad essere più poveri dei loro padri, i suicidi si moltiplicavano a ritmi impressionanti. L'ultimo cliente è nato dalla voglia di dare una voce a questa gente. E allo stesso tempo di denunciare chi si era arricchito a spese loro. Perché qualcuno che s'è arricchito c'è. Per chi voglia farsene un'idea, qui di seguito un po' di dati.